GALATEO FINANZIARIO

La finanza
come la vita
ha le sue buone maniere

Definisci chi sei, cosa hai, focalizza gli obiettivi e scopri la strategia più adatta.

Guida alla lettura

Le macro-aree “ La nostra immagine”, “Il regolo” ed “Il buoncostume” ti aiutano a comprendere meglio la tua situazione attuale e focalizzare i tuoi obiettivi. “La Guida” definisce la strategia da adottare. Approfondimenti novità supporto, informativo li troverai nella “Buona Novella”.

La Nostra Immagine

Chi siamo, cosa vogliamo, dove vogliamo arrivare

Il Regolo

Analisi delle risorse e della situazione attuale

Il buoncostume

Regole, principi e
comportamenti virtuosi

LA GUIDA

Dalla teoria alla pratica:
definizione della strategia

La Buona Novella

Per restare
sempre aggiornati

pensi di saperne già abbastanza ?

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry.

Consulenza dai Professionisti di GalateoFinanziario

GRATIS E VELOCE

ultime novità

Immagina di guidare lungo un’autostrada deserta di notte.
La tua macchina va benissimo, ma all’improvviso scoppia una gomma. Se non hai la ruota di scorta, sei fermo e solo.
Le assicurazioni sono esattamente questo: la ruota di scorta della tua vita finanziaria.

Molti pensano alle assicurazioni solo quando devono rinnovare la RCA o quando la banca propone una polizza insieme al mutuo.
In realtà, le assicurazioni sono il primo scudo che ti permette di proteggere te stesso, la tua famiglia e il tuo patrimonio da imprevisti che, prima o poi, arrivano per tutti: malattie, infortuni, incidenti, perdita di reddito o, nei casi più gravi, la morte del capofamiglia.

Perché sono fondamentali

Proteggono il reddito familiare
Se la tua famiglia dipende dal tuo stipendio, una polizza vita temporanea caso morte (TCM) può evitare che un evento imprevisto lasci chi ami senza mezzi.

Difendono dai grandi imprevisti
Una polizza malattia o infortuni può coprire spese mediche importanti o la perdita temporanea del lavoro.

Offrono vantaggi fiscali e successori
Alcune polizze, come le Ramo I o III, possono essere strumenti utili anche per la pianificazione successoria: non entrano in eredità e possono essere impignorabili in certi casi.

Trasformano un rischio enorme in una spesa sostenibile
Paghi poche decine di euro al mese per coprire rischi che, se si verificassero, sarebbero devastanti economicamente.

Storie vere che fanno riflettere

Marco e la polizza che ha salvato il mutuo
Marco, 42 anni, ha acceso un mutuo da 200.000 €.
Su consiglio del consulente ha fatto una TCM da 200.000 € per 20 anni.
Dopo tre anni, un infarto lo porta via.
La compagnia paga il mutuo e la moglie non perde la casa.

Elena e l’imprevisto sanitario
Elena, 50 anni, ha una polizza sanitaria da 25 € al mese.
Un intervento urgente costa 18.000 €, ma la polizza copre quasi tutto.
“Non ci avevo mai pensato davvero… ma mi ha evitato di toccare i risparmi di una vita.”

Tipi di assicurazioni utili nella pianificazione finanziaria

Tipo di polizza A cosa serve Quando è più utile
Vita (Ramo I e III) Protezione e investimento Tutti, specialmente famiglie
TCM – Temporanea Caso Morte Tutela del reddito della famiglia Chi ha figli o mutuo
Infortuni e Malattia Copertura spese mediche / stop lavoro Lavoratori autonomi o famiglie
LTC – Long Term Care Costo assistenza a lungo termine Over 55 o chi assiste familiari anziani
Multiramo (I+III) Protezione + investimento flessibile Risparmio a medio-lungo termine
Fondi pensione assicurativi Integrazione pensionistica Chi vuole benefici fiscali e rendita

Domande per te

Se domani mi succedesse qualcosa, la mia famiglia sarebbe protetta?

So esattamente quali coperture ho oggi e se sono sufficienti?

Ho mai valutato il rapporto tra il costo di una polizza e il danno che mi evita?

Sto usando le assicurazioni anche come strumento di pianificazione patrimoniale?

Conclusione

Le assicurazioni non servono a “far guadagnare le compagnie”, ma a dormire sereni la notte.
Un piccolo costo mensile può salvare il lavoro di una vita.

Come diceva un vecchio saggio della finanza:

“Se puoi permetterti di perdere tutto, non assicurarti.
Ma se non puoi, fallo subito.”

Immagina due colleghi di ufficio, Luca e Marco. Entrambi hanno 65 anni e stanno per andare in pensione.
Luca ha sempre pensato che l’INPS bastasse; Marco invece, vent’anni fa, ha aperto un fondo pensione.

Il giorno della prima pensione, Luca riceve un assegno pari al 55% dell’ultimo stipendio. Marco invece integra la pensione pubblica con il capitale accumulato nel fondo: può mantenere lo stesso stile di vita.
Questo scenario è sempre più comune: la pensione pubblica da sola spesso non basta.

Perché è fondamentale un fondo pensione

Il fondo pensione è uno strumento che ti permette di costruire, mese dopo mese, un capitale da usare per integrare la pensione pubblica. Funziona come un salvadanaio a lungo termine che sfrutta il tempo e l’interesse composto.

Aprirlo da giovani conviene doppiamente: più anni di versamenti significano più capitale, e più anni ti permettono di sfruttare al massimo la fiscalità agevolata.

I vantaggi fiscali

– Deduzione IRPEF: puoi dedurre fino a 5.164,57 € l’anno, riducendo le tasse sul reddito.
– Conferimento del TFR: lasciato in azienda viene tassato al 23%; nel fondo pensione parte dal 15%, riducendosi dello 0,3% annuo dopo 15 anni fino a un minimo del 9%.
– Efficienza fiscale a lungo termine: aprendo un fondo da giovani sfrutti più anni di riduzione e ottieni la massima efficienza fiscale.

Scaglioni IRPEF attuali (2024)

Scaglione di reddito Aliquota
0 – 28.000 € 23%
28.001 – 50.000 € 35%
50.001 € e oltre 43%

Esempio pratico di deduzione IRPEF
– Reddito annuo: 70.000 €
– Versamento fondo pensione: 5.164 €
– Aliquota IRPEF marginale: 43%
Risparmio fiscale: circa 2.220 € l’anno

In 20 anni, solo di tasse risparmiate, parliamo di circa 44.000 €, senza considerare i rendimenti del fondo pensione.

Storie vere che ispirano

  1. Giulia, 30 anni: apre un fondo pensione e versa 150 € al mese in una linea azionaria. A 65 anni, con rendimento medio 5%, avrà un capitale stimato di circa 150.000 € e una rendita integrativa.
    2. Marco, 50 anni: inizia tardi e versa 300 € al mese in linea bilanciata. Dopo 15 anni accumula circa 77.000 €, ma con meno vantaggi fiscali.
    3. Anna, 40 anni: conferisce solo il TFR (1.500 € l’anno). Grazie alla tassazione agevolata, in 25 anni avrà oltre 50.000 € netti a disposizione.
Età di inizio Versamento Linea consigliata Capitale stimato
30 anni 150 €/mese Azionaria ~150.000 €
40 anni 200 €/mese Bilanciata ~120.000 €
50 anni 300 €/mese Obbligazionaria ~77.000 €

Domande per te

– Sto già integrando la mia pensione pubblica?

– Ho valutato i vantaggi fiscali e il TFR conferito al fondo pensione?

– Sto sfruttando al meglio la scelta della linea di investimento in base alla mia età?

Conclusione
Il fondo pensione è un atto di responsabilità verso te stesso. Prima inizi, più il tempo, la fiscalità e la strategia di investimento lavorano per te. Il futuro non si improvvisa: si costruisce, un versamento e una scelta consapevole alla volta.

Immagina due amici, Paolo e Davide. Entrambi hanno 100.000 € di risparmi.
Paolo li lascia tutti sul conto corrente, convinto che così siano al sicuro.
Davide invece costruisce un portafoglio diversificato: azioni, obbligazioni, oro e un po’ di liquidità.

Dopo cinque anni, l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto di Paolo, mentre Davide ha visto il suo capitale crescere.
Questa è la differenza tra avere un portafoglio pianificato e vivere alla giornata.

Gli asset finanziari principali

– Azioni: rappresentano quote di proprietà di aziende. Sono volatili ma offrono crescita nel lungo periodo. Ideali per chi ha tempo e tollera oscillazioni.
– Obbligazioni: titoli di debito emessi da stati o aziende. Offrono interessi periodici e minore volatilità delle azioni.
– Oro e metalli preziosi: beni rifugio che proteggono nei periodi di crisi o alta inflazione.
– Materie prime: petrolio, gas, grano. Proteggono dall’inflazione ma sono molto volatili.
– Criptovalute: asset digitali altamente volatili, da usare solo come piccola quota speculativa.
– Liquidità: contanti o depositi bancari. Sicuri ma penalizzati dall’inflazione.

Tabella degli asset e loro caratteristiche

Asset Vantaggio principale Rischio
Azioni Crescita capitale Alta volatilità
Obbligazioni Stabilità e cedole Rischio tasso e default
Oro Bene rifugio Prezzo volatile
Materie prime Protezione inflazione Elevata volatilità
Criptovalute Potenziale alto rendimento Rischio estremo
Liquidità Sicurezza immediata Erosione inflazione

 

Cicli economici e beni rifugio

L’economia si muove a cicli: espansione, rallentamento, recessione e ripresa.
– In espansione, le azioni rendono di più.
– In recessione, obbligazioni e oro proteggono il capitale.
– Nei momenti di crisi, i beni rifugio come oro e dollaro tendono a salire.

Conoscere i cicli aiuta a non farsi prendere dal panico e ad avere un portafoglio diversificato pronto a ogni scenario.

Domande per te

– Conosco davvero dove sono investiti i miei soldi?

– Ho diversificato abbastanza tra asset diversi?

– Ho una strategia di gestione chiara o vado a istinto?

Conclusione
Un portafoglio ben gestito è come un giardino: va piantato con cura, protetto dalle intemperie e seguito nel tempo. Diversificare e avere una strategia ti permette di far crescere il patrimonio in serenità, senza subire i capricci dei mercati.

Immagina di aver lavorato per 30 anni, risparmiando con costanza e sacrifici. Hai accumulato una casa di proprietà, un portafoglio di investimenti e un po’ di liquidità in banca. Poi arriva un imprevisto: un crollo di borsa, un contenzioso legale o un evento sanitario importante.

Senza una strategia di protezione, il lavoro di una vita può essere compromesso in pochi mesi. Difendere i capitali non significa avere paura, ma costruire solide barriere contro i rischi più gravi.

Perché difendere i capitali è fondamentale

La gestione del patrimonio ha due fasi: accumulo e protezione. Quando il capitale cresce, la priorità non è più rischiare per ottenere il massimo rendimento, ma garantire che i beni costruiti siano al sicuro da:
–  Crisi di mercato
–  Inflazione
–  Eventi imprevisti (malattie, incidenti, contenziosi)
–  Rischi di successione e fiscali

Chi ha capitali importanti deve ragionare come un custode, non come uno speculatore.

Strumenti di protezione del patrimonio

–  Diversificazione: non concentrare mai il patrimonio in un solo asset. Meglio distribuire tra azioni, obbligazioni, immobili, oro e liquidità.
–  Assicurazioni patrimoniali e polizze vita: proteggono la famiglia e i beni da eventi gravi.
–  Trust e strumenti successori: utili per separare il patrimonio personale e semplificare l’eredità.
–  Asset difensivi: obbligazioni di alta qualità, fondi monetari, oro, polizze multiramo.

Tabella dei principali rischi e strategie di difesa

Rischio Esempio Strategia di difesa
Mercato Crollo azionario Diversificazione e portafoglio difensivo
Inflazione Perdita potere d’acquisto Beni reali e investimenti indicizzati
Eventi personali Malattia grave, infortunio Polizze vita e sanitarie
Liquidità Patrimonio immobilizzato Mantenere riserva di liquidità
Successione Patrimonio bloccato o litigioso Testamento, polizze con beneficiari, trust

Storie vere che insegnano

  1. Claudia, 58 anni: aveva accumulato 400.000 € in azioni di una sola società. Quando il titolo è crollato, ha perso il 60% del capitale. Oggi diversifica in fondi e obbligazioni.
    2. Roberto e Anna, 65 anni: hanno trasferito parte del patrimonio in una polizza vita con beneficiari diretti. In caso di decesso, il capitale sarà immediatamente disponibile e protetto da imposte di successione.
    3. Luca, 50 anni: ha creato un fondo di emergenza pari a 12 mesi di spese e una polizza sanitaria integrativa. Quando ha subito un intervento costoso, non ha dovuto toccare i risparmi di lungo termine.

Domande per te

– Se domani arrivasse un imprevisto, il mio patrimonio sarebbe protetto?

– Ho diversificato abbastanza da evitare un crollo totale in caso di crisi di mercato?

– Ho previsto strumenti per proteggere la mia famiglia e semplificare la successione?

Conclusione
Difendere i capitali significa trasformare la ricchezza accumulata in serenità duratura. Ogni euro protetto oggi è un problema in meno domani. Essere prudenti non significa rinunciare a crescere, ma farlo con solide fondamenta.

Immagina di aver lavorato per 30 anni, risparmiando con costanza e sacrifici. Hai accumulato una casa di proprietà, un portafoglio di investimenti e un po’ di liquidità in banca. Poi arriva un imprevisto: un crollo di borsa, un contenzioso legale o un evento sanitario importante.

Senza una strategia di protezione, il lavoro di una vita può essere compromesso in pochi mesi. Difendere i capitali non significa avere paura, ma costruire solide barriere contro i rischi più gravi.

Perché difendere i capitali è fondamentale

La gestione del patrimonio ha due fasi: accumulo e protezione. Quando il capitale cresce, la priorità non è più rischiare per ottenere il massimo rendimento, ma garantire che i beni costruiti siano al sicuro da:
–  Crisi di mercato
–  Inflazione
–  Eventi imprevisti (malattie, incidenti, contenziosi)
–  Rischi di successione e fiscali

Chi ha capitali importanti deve ragionare come un custode, non come uno speculatore.

Strumenti di protezione del patrimonio

–  Diversificazione: non concentrare mai il patrimonio in un solo asset. Meglio distribuire tra azioni, obbligazioni, immobili, oro e liquidità.
–  Assicurazioni patrimoniali e polizze vita: proteggono la famiglia e i beni da eventi gravi.
–  Trust e strumenti successori: utili per separare il patrimonio personale e semplificare l’eredità.
–  Asset difensivi: obbligazioni di alta qualità, fondi monetari, oro, polizze multiramo.

Tabella dei principali rischi e strategie di difesa

Rischio Esempio Strategia di difesa
Mercato Crollo azionario Diversificazione e portafoglio difensivo
Inflazione Perdita potere d’acquisto Beni reali e investimenti indicizzati
Eventi personali Malattia grave, infortunio Polizze vita e sanitarie
Liquidità Patrimonio immobilizzato Mantenere riserva di liquidità
Successione Patrimonio bloccato o litigioso Testamento, polizze con beneficiari, trust

Storie vere che insegnano

  1. Claudia, 58 anni: aveva accumulato 400.000 € in azioni di una sola società. Quando il titolo è crollato, ha perso il 60% del capitale. Oggi diversifica in fondi e obbligazioni.
    2. Roberto e Anna, 65 anni: hanno trasferito parte del patrimonio in una polizza vita con beneficiari diretti. In caso di decesso, il capitale sarà immediatamente disponibile e protetto da imposte di successione.
    3. Luca, 50 anni: ha creato un fondo di emergenza pari a 12 mesi di spese e una polizza sanitaria integrativa. Quando ha subito un intervento costoso, non ha dovuto toccare i risparmi di lungo termine.

Domande per te

– Se domani arrivasse un imprevisto, il mio patrimonio sarebbe protetto?

– Ho diversificato abbastanza da evitare un crollo totale in caso di crisi di mercato?

– Ho previsto strumenti per proteggere la mia famiglia e semplificare la successione?

Conclusione
Difendere i capitali significa trasformare la ricchezza accumulata in serenità duratura. Ogni euro protetto oggi è un problema in meno domani. Essere prudenti non significa rinunciare a crescere, ma farlo con solide fondamenta.

Perché conoscere il valore del proprio patrimonio

  • Ti dà consapevolezza reale della tua ricchezza
  • Permette di pianificare obiettivi concreti
  • Aiuta a capire se sei vulnerabile o solido di fronte agli imprevisti

Dato: L’italiano medio sopravvaluta il proprio patrimonio del 25% perché non considera debiti e svalutazioni (Consob, 2024).

Storia vera: Andrea e il mito della ricchezza

Andrea credeva di “valere” 400.000 € perché possedeva:

  • una casa di famiglia (300.000 €)
  • risparmi per 100.000 €

Quando ha fatto i conti reali:

  • Mutuo residuo 180.000 €
  • Auto in leasing 15.000 €
  • Patrimonio netto reale: 205.000 €

Morale: Molti confondono il valore lordo con il patrimonio netto reale.

Come calcolare il patrimonio

  1. Somma tutte le attività
    • Immobili, risparmi, investimenti, piani pensionistici, beni di valore
  2. Sottrai tutte le passività
    • Mutui, prestiti, leasing, debiti di ogni tipo
  3. Aggiorna almeno una volta l’anno
    • Valori immobiliari e investimenti cambiano

Esempio di calcolo del patrimonio netto

Categoria Valore
Attività totali 380.000 €
Passività totali –175.000 €
Patrimonio netto 205.000 €

Domande per te

  • So esattamente quanto “valgo” economicamente oggi?
  • Se togliessi debiti e spese future, quanto rimarrebbe del mio capitale?
  • Ho un obiettivo di crescita del mio patrimonio netto per i prossimi 5 anni?

Conclusione
Sapere quanto vali non è vanità: è consapevolezza finanziaria.
Solo chi misura può migliorare, chi ignora vive di illusioni.

Quando il padre di Stefano è venuto a mancare, gli ha lasciato in eredità tre appartamenti, una casa al mare e alcuni terreni.
All’inizio, Stefano si è sentito ricco. Poi sono arrivate le tasse, la manutenzione, l’IMU, l’inquilino moroso, la caldaia rotta, le infiltrazioni in soffitta, il tetto da rifare.

In poco tempo, ha capito una cosa: avere tanti immobili non significa automaticamente essere finanziariamente sereni.
Gestire un patrimonio immobiliare richiede tempo, risorse e pianificazione.

La ricchezza immobiliare in Italia: tanti mattoni, poca liquidità

L’Italia è uno dei Paesi con il più alto tasso di ricchezza immobiliare privata in Europa.

  • Secondo ISTAT e Banca d’Italia, oltre il 70% degli italiani è proprietario della casa in cui vive.
  • Il patrimonio immobiliare vale circa 5.200 miliardi di euro, più del doppio del debito pubblico.
  • Tuttavia, solo il 13% della ricchezza degli italiani è investita in strumenti finanziari liquidi.

Questo significa che molti patrimoni sono “bloccati” in immobili, spesso non produttivi.
E ciò può diventare un limite in caso di bisogno di liquidità o spese impreviste.

Il costo nascosto della proprietà: manutenzione e ristrutturazione

Possedere una casa o un immobile non è gratuito, neppure quando è ereditato o privo di mutuo.

Costi da considerare ogni anno:

  • Tasse: IMU, Tari, bollo catastale
  • Manutenzione ordinaria: caldaia, infissi, condizionatori, pulizie, spese condominiali
  • Manutenzione straordinaria: tetti, facciate, impianti, ascensori, cappotti, bonus edilizi

Secondo dati OMI e Confedilizia:

  • Ogni anno, la spesa media di manutenzione per un appartamento di 100mq è tra 1.200 € e 2.000 €.
  • Una ristrutturazione importante può costare dai 500 ai 1.200 €/mq, cioè anche 50.000-100.000 € per un immobile di media grandezza.

Accantonare ogni anno una somma per spese future è fondamentale.
Come per l’auto o per la salute, anche l’immobile invecchia.

Storie vere che insegnano

  1. Gianni, 67 anni, pensionato
    Possiede 5 immobili, di cui 3 affittati. Quando l’inquilino ha smesso di pagare, si è ritrovato con costi a carico e zero entrate. Ha dovuto vendere un immobile sotto prezzo per fare liquidità.
  2. Sara e Davide, giovane coppia
    Hanno ereditato una casa d’epoca. Prima di abitarla, hanno dovuto ristrutturare tutto. Il preventivo è passato da 45.000 € a 78.000 € a causa di impianti fuori norma.
    Ora ogni anno accantonano il 2% del valore dell’immobile per manutenzione e ristrutturazione.

Schema pratico di pianificazione

Tipo di costo Frequenza Stima annuale (100mq) Azione consigliata
IMU e TARI Annuale 800 – 1.200 € Prevedi sul budget annuale
Manutenzione ordinaria Annuale 500 – 1.000 € Fondo mensile dedicato
Manutenzione straordinaria Ogni 10-15 anni 10.000 – 50.000 € Accantonare 1–2% annuo del valore
Bonus edilizi e detrazioni Opportunità varia Fino a 50–65% detraibili Informarsi con anticipo

Domande per te

  • Ho una stima aggiornata dei costi annuali di gestione dei miei immobili?
  • Ho accantonato un fondo per manutenzioni straordinarie o emergenze?
  • Quanti dei miei immobili generano reddito reale?
  • Se dovessi vendere, lo farei da una posizione di forza o di necessità?

Conclusione

Possedere immobili può essere una grande opportunità… o una trappola nascosta, se non gestita con consapevolezza.
Non esiste ricchezza se non è protetta, pianificata e sostenibile nel tempo.
Ogni immobile è un bene, ma anche una responsabilità: pianifica, prevedi e proteggi, per non dover “svendere” ciò che oggi ti sembra una sicurezza.

Il potere del risparmio

Il risparmio mensile è il motore della crescita finanziaria

È l’elemento che ti permette di accumulare capitale e investire con serenità

È il primo mattone per la libertà finanziaria

Dato: Gli italiani risparmiano in media il 7% del reddito, in calo rispetto al 12% di dieci anni fa (Istat, 2024).

Storia vera: I fratelli Esposito

Luca guadagna 2.500 € al mese e spende tutto.

Giulia guadagna 1.800 €, ma risparmia 300 € al mese da 5 anni.

Risultato:

Luca non ha nulla da parte.

Giulia ha 18.000 € accantonati e una serenità mentale che il fratello non conosce.

Come calcolare il risparmio mensile

Somma le entrate mensili

Sottrai tutte le spese (fisse + variabili)

La differenza = risparmio

Strategie per aumentare il risparmio

Automatizza il risparmio: bonifico fisso a inizio mese verso un conto separato

Taglia le spese invisibili: abbonamenti non usati, spese bancarie, consumo superfluo

Segui il metodo 50/30/20:

50% necessità

30% desideri

20% risparmio/investimento

Domande per te

Risparmio qualcosa ogni mese, anche minimo?

Ho un piano di risparmio automatico che non dipende dalla mia volontà?

Se smettessi di lavorare oggi, quanti mesi potrei vivere con i miei risparmi?

Conclusione
Il risparmio mensile è l’ossigeno delle tue finanze: senza di lui, il capitale muore.
Non serve guadagnare di più se non impari a mettere da parte.

cosa ti piacerebbe vedere?

ti sembra manchi qualcosa?

Vorresti leggere contenuti di altro tipo oppure qualcosa di specifico che non riesci a trovare nel sito?

Siamo molto appassionati al lavoro che facciamo e la nostra missione è quella di soddisfare nel modo migliore e mirato possibile le richieste dei nostri clienti. Inviaci spunti di qualsiasi genere, idee o contenuti che ti sembrano interessanti. Li valuteremo con attenzione.

Siamo persone, non cose

andrea bonaiuti

consulente finanziario

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book.

giulio norante valentini

consulente finanziario

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book.

non sei convinto?

leggi cosa dicono di noi

Grande competenza e professionalità

February 6, 2025

Lavoro con Andrea dal 2018 e ho sempre apprezzato la sua grande professionalità e competenza. Nel tempo, i risultati sono stati ottimi, confermando la qualità del suo lavoro. Lo consiglio a tutti e continuerò ad affidarmi a lui con piena fiducia per la gestione dei miei risparmi.

Avatar for Andrea
Andrea

Andrea Aschei

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book.

Andrea Aschei

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book.

Andrea Aschei

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book.

come ti sei trovato ?

chiedici qualcosa

Nel Cinquecento, l’uomo che aspirava ad essere “ben costumato” non solo curava la parola e la veste, ma anche la condotta economica. Questo test, di nobile ingegno e gentile umore, è stato ideato per scoprire quale spirito finanziario alberghi in voi, tra i quattro che guidano il danaro nel teatro del mondo : Il Precettore del Patrimonio, Il condottiero delle Venture, Il Filosofo del Bilancio, Il mecenate delle Virtù