GALATEO FINANZIARIO

La nostra immagine

La buona educazione è la miglior carta da visita.” — Cicerone

In questa prima sezione ci dedichiamo a costruire la nostra immagine finanziaria: partiamo dall’identificazione dei nostri valori, obiettivi e priorità personali. Capire chi siamo come persone e come risparmiatori è il primo passo per definire una strategia coerente. Qui riflettiamo su domande importanti: Qual è il nostro rapporto con il denaro? Quali sono le paure, le aspettative e i desideri che ci guidano nelle scelte economiche? L’obiettivo è dare un volto unico e autentico al nostro percorso finanziario.

Guida alla lettura

Il Galateo finanziario svolge un ruolo di educazione finanziaria, un percorso che porta a creare una propria pianificazione finanziaria personalizzata strutturata in cinque macro-aree. Le prime quattro aiutano a riflettere su sé stessi, analizzare i propri dati, adottare buone regole di comportamento e definire obiettivi concreti. L’ultima area, “La Buona Novella”, raccoglie aggiornamenti e spunti per rimanere sempre informati.

“La giovinezza è un dono, la maturità una conquista”

Immagina due persone che vogliono iniziare a risparmiare: Luca ha 25 anni, Anna ne ha 50. Entrambi sognano la pensione serena. Ma le strategie non possono essere uguali, perché non hanno lo stesso tempo davanti, né la stessa fase della vita.

In questo capitolo scopriamo perché l’età è molto più che un numero sulla carta d’identità: è il fattore che più di tutti cambia le regole del gioco.

Perché l’età cambia tutto

  • Orizzonte temporale
    Se hai 25 anni, puoi permetterti di rischiare di più: le perdite temporanee sui mercati hanno tempo per essere recuperate. Se ne hai 60, potresti dover iniziare a ritirare il capitale, e un crollo improvviso sarebbe molto più pericoloso.
  • Obiettivi di vita
    Ogni decennio porta priorità diverse: la casa, i figli, il benessere, la pensione, la successione. Pianificare significa prevedere queste tappe e non trovarsi impreparati.
  • Reddito e spese
    A 20-30 anni il reddito cresce, ma spesso è basso; dai 40-50 anni è il momento in cui si guadagna di più ma aumentano anche le spese (mutuo, figli, salute).
  • Rischio e tranquillità
    A 25 anni puoi sopportare un -20% in borsa; a 65 potrebbe essere insostenibile.

Una tabella che fa riflettere

Età Obiettivi principali Tolleranza al rischio Orizzonte Focus
20-30 Crescita, casa, formazione Alta Lungo (30-40 anni) Accumulare capitale
30-40 Famiglia, stabilità Medio-alta Medio-lungo (20-30 anni) Investire + proteggere
40-50 Pensione, debiti, figli Media Medio (10-20 anni) Consolidare
50-60 Pre-pensionamento Medio-bassa Breve-medio (5-15 anni) Ridurre rischio
60+ Spese sanitarie, eredità Bassa Breve (0-10 anni) Protezione capitale

L’effetto magico del tempo

“Il miglior momento per piantare un albero era 20 anni fa. Il secondo miglior momento è adesso.” — proverbio cinese

Considera due investitori:

  • Giulia, 25 anni, investe 200 € al mese per 40 anni, con rendimento medio del 5%.
  • Marco, 45 anni, investe 400 € al mese per 20 anni, stesso rendimento.
Nome Età di partenza Durata Totale versato Capitale finale*
Giulia 25 40 anni € 96.000 ~ € 305.000
Marco 45 20 anni € 96.000 ~ € 132.000

*Calcolo semplificato, rendimento medio annuo 5%, capitalizzazione composta.

Giulia investe la stessa cifra complessiva di Marco, ma ottiene più del doppio, grazie al tempo.

Storie che insegnano

  • Luca, 28 anni, aveva iniziato a investire in un fondo azionario. Nel 2020, durante il crollo Covid, ha visto -25% e stava per vendere. Il suo consulente gli ha detto: “Hai 30 anni davanti, non 3.” Luca ha resistito, e in due anni il fondo ha recuperato e guadagnato il 40%.
  • Anna, 55 anni, invece aveva tenuto tutto in azioni per anni. A pochi anni dalla pensione, ha perso il 30% in un crollo. Senza tempo per recuperare, ha dovuto ritirare parte del capitale con forti perdite.

Dati interessanti

  • Secondo Banca d’Italia, solo il 16% degli italiani tra 18-34 anni investe in strumenti finanziari; dopo i 55 anni sale al 27%, ma con portafogli più prudenti.
  • Più del 40% dei giovani italiani lascia tutto sul conto corrente, perdendo potere d’acquisto a causa dell’inflazione.

Riflessioni per te

  • Ho mai calcolato il mio “orizzonte temporale”?
  • I miei investimenti sono coerenti con la mia età?
  • Sto rischiando troppo… o troppo poco?
  • Quali tappe importanti ho davanti nei prossimi 10-20 anni?

Conclusione

L’età non è un limite: è una mappa per capire dove siamo e dove possiamo andare.
Più siamo giovani, più possiamo seminare; più in là negli anni, più serve proteggere ciò che abbiamo coltivato.

 

“Prima di avere figli avevo sei teorie sull’educazione, ora ho sei figli e nessuna teoria”

Diventare genitori trasforma la vita: tutto cambia prospettiva, anche il rapporto col denaro.
Non si tratta più solo di risparmiare per sé stessi, ma di proteggere, crescere e trasmettere qualcosa che vada oltre ciò che possiamo misurare in euro.

Eppure, molti nuovi genitori non affrontano questa trasformazione con consapevolezza: si trovano a spendere più del previsto, a trascurare la protezione della famiglia o a rimandare piani di risparmio per l’istruzione dei figli.

Vediamo perché questa domanda – “Sei un genitore?” – vale più di mille formule matematiche, e come può cambiare la strategia finanziaria.

Perché avere figli cambia tutto

  • Spese crescenti, spesso impreviste
    Secondo una ricerca dell’O.N.F., crescere un figlio dalla nascita fino ai 18 anni costa in media tra 120.000 e 250.000 €. Non sono solo pannolini, scuola e vestiti: corsi di musica, sport, viaggi studio, spese mediche, feste di compleanno.
  • Obiettivi più lunghi
    Se prima pensavi solo alla pensione, ora devi pensare a lungo termine per garantire ai figli possibilità: l’università, un master, un anno all’estero.
  • Responsabilità verso terzi
    Se fino a ieri un imprevisto toccava solo te, ora può mettere in difficoltà anche chi dipende da te.
  • Tempo e scelte di vita
    Alcuni genitori decidono di lavorare meno ore, cambiare lavoro o trasferirsi: scelte che hanno un impatto anche economico.

Una tabella che aiuta a riflettere

Età del figlio Spese più frequenti Spese straordinarie Strumenti utili
0-5 anni Pannolini, asilo nido Baby-sitter, trasloco Fondo emergenza
6-14 anni Scuola, sport Viaggi studio, corsi estivi Piano di accumulo
15-18 anni Liceo, corsi Studio all’estero Polizze vita, risparmio dedicato
18+ Università Master, auto Investimenti mirati

 

 

Storie vere che insegnano

Marco e Chiara, trentacinquenni, hanno due figli piccoli. Hanno calcolato che per garantire un’università privata o un anno all’estero serviranno circa 30-40.000 € per figlio. Così hanno deciso di aprire un piano di accumulo: versano 150 € al mese per figlio. Con un rendimento medio del 4%, dopo 18 anni avranno circa 45.000 € per ciascuno.

Elena, madre single, ha deciso di stipulare una polizza vita: costa circa 25 € al mese, ma garantirebbe ai figli una somma di 100.000 € se le accadesse qualcosa. “Non è solo una questione economica – racconta – mi sento più tranquilla.”

Strumenti concreti per genitori

  • Fondo di emergenza
    Almeno 6 mesi di spese familiari, per malattie, perdita lavoro o imprevisti.
  • Polizza vita temporanea
    Costa poco e protegge i figli se viene a mancare il principale reddito.
  • Piano di accumulo (PAC)
    Piccoli versamenti mensili per l’istruzione, meno rischiosi di un investimento unico.
  • Assicurazione sanitaria
    Utile per affrontare visite specialistiche, ricoveri o cure non coperte.
  • Pianificazione successoria
    Testamento, nomina di tutori legali, per evitare problemi futuri.

Dati che fanno riflettere

  • Solo il 19% dei genitori italiani risparmia regolarmente per l’istruzione dei figli (Fonte: Banca d’Italia, 2022).
  • Circa il 70% delle famiglie italiane non ha una polizza vita, nonostante costi medi bassi.
  • L’Italia ha una delle spese universitarie più alte d’Europa in rapporto al reddito, e il 40% degli studenti chiede aiuto economico ai genitori.

Domande per chi legge

  • Se mi succedesse qualcosa, chi dipende da me e cosa accadrebbe?
  • Ho calcolato quanto costerà sostenere i sogni dei miei figli?
  • Sto risparmiando qualcosa, anche piccola, ogni mese per il loro futuro?
  • Ho un fondo d’emergenza adeguato per coprire spese familiari?

Conclusione

Essere genitori significa non solo dare amore, ma anche creare basi solide: proteggere, prevedere, costruire.
Non serve essere ricchi per iniziare: servono costanza e consapevolezza.

Come diceva una mamma durante un incontro:

“I figli non ti chiedono quanti soldi hai, ma tu vuoi comunque fare di tutto perché non gli manchi mai nulla.”

Molti pensano che la pianificazione finanziaria sia fatta solo di numeri, grafici e percentuali.
In realtà, la parte più importante è invisibile: sono i valori che ci guidano.
Perché i soldi non sono un fine, ma un mezzo per vivere secondo ciò che riteniamo giusto, bello e importante.

In questo capitolo esploriamo come gli ideali personali possano plasmare le scelte finanziarie, renderle più coerenti e persino più serene.

Quando la finanza incontra i valori

Gli ideali non sono solo parole: diventano scelte concrete.

  • Chi ama la sostenibilità sceglie fondi ESG o evita aziende che inquinano.
  • Chi ha a cuore la giustizia sociale preferisce investire in imprese che rispettano i lavoratori.
  • Chi sogna l’indipendenza economica risparmia con più determinazione.

Avere ideali forti rende più facile dire qualche “no” (a spese inutili, investimenti poco etici) e qualche “sì” convinto, anche se comporta rinunce a breve termine.

Storie vere che ispirano

Chiara, 35 anni, vegetariana convinta, ha chiesto alla sua banca di evitare fondi che investono in allevamenti intensivi. “Rinuncio a un po’ di rendimento, ma dormo meglio la notte.”

Giorgio, 50 anni, ex manager, ha lasciato il lavoro per aprire una cooperativa che reinserisce persone fragili. Vive con meno soldi, ma racconta: “Non sono mai stato così ricco dentro.”

Anna e Luca, genitori di due figli, hanno deciso di devolvere ogni anno l’1% del loro reddito a progetti educativi in Africa. “È una piccola cifra per noi, ma per loro è tantissimo. E insegniamo ai nostri figli cosa conta davvero.”

Numeri che fanno riflettere

Cosa dicono le ricerche Fonte
Nel 2023, quasi il 50% degli investitori europei ha dichiarato di considerare la sostenibilità come criterio di scelta Morningstar
In Italia, solo il 19% investe effettivamente in fondi ESG Consob, Rapporto 2023
Il 64% degli under 35 preferirebbe guadagnare meno piuttosto che investire in aziende contrarie ai propri valori Ipsos

I vantaggi di investire secondo i propri valori

  • Più coerenza e senso: il denaro diventa strumento, non scopo.
  • Più serenità nelle scelte: meno sensi di colpa.
  • Maggiore motivazione a risparmiare.
  • Spesso portafogli più stabili (alcuni fondi ESG hanno volatilità più bassa).

Domande per chi legge

  • Quali sono i tre valori più importanti per me?
  • I miei investimenti rispecchiano davvero questi valori?
  • Sono disposto a rinunciare a un po’ di rendimento per investire in modo etico?
  • Come posso trasmettere questi ideali anche ai miei figli o eredi?

Conclusione

Gli ideali non servono solo a “sentirsi buoni”: orientano scelte quotidiane, grandi e piccole, e trasformano il denaro da fine a mezzo.
Come dice un proverbio africano:

“Non ereditiamo la Terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli.”

Introduzione narrativa

Era una sera di pioggia, e Marco si trovava da solo nel suo salotto.
Davanti a sé, un’agenda vuota e una domanda che lo tormentava da giorni:
“Cosa conta davvero nella mia vita?”

Negli ultimi anni aveva corso dietro al lavoro, agli impegni e alle scadenze, ma si rendeva conto che spesso le sue giornate erano piene di attività che non gli lasciavano nulla di duraturo.
Scrisse su un foglio tre parole: famiglia, salute, tempo libero.
In quel momento capì che molte delle sue scelte – anche finanziarie – non erano allineate a ciò che era davvero importante per lui.

Perché identificare le tue priorità è fondamentale

Sapere quali sono le tre cose più importanti nella tua vita è come avere una bussola interiore.
Questa consapevolezza:

  • Ti aiuta a prendere decisioni coerenti, sia personali che finanziarie.
  • Evita di sprecare risorse – denaro, tempo, energia – su ciò che non conta.
  • Rende più chiaro perché risparmi e investi: ogni euro ha un obiettivo legato ai tuoi valori.

Molti inseguono obiettivi che non sentono propri: una casa più grande, un’auto di lusso, vacanze esotiche.
Non c’è nulla di sbagliato, ma se queste cose non corrispondono alle tue priorità, rischiano di lasciarti insoddisfatto.

Storie che fanno riflettere

  1. Elena e la corsa al successo
    Elena ha 38 anni, un lavoro prestigioso e uno stipendio alto.
    Per anni ha trascurato salute e amici, inseguendo solo la carriera.
    Dopo un problema di salute, ha capito che la serenità non si compra e ha iniziato a ridurre le ore di lavoro per dedicarsi a sé stessa.
  2. Giovanni e la libertà
    Giovanni ha sempre sognato di viaggiare.
    Ha impostato le sue finanze per avere entrate passive e risparmi destinati a esperienze, non beni materiali.
    Oggi vive in serenità perché il suo denaro sostiene i suoi valori, non il contrario.

Tabella di riflessione personale

Valore personale Perché è importante Azione concreta da fare subito
Famiglia È la mia fonte di felicità e sostegno Dedico almeno una sera a settimana a cena insieme senza distrazioni
Salute Senza salute non posso godermi nulla Iscrizione a un corso di fitness e controlli medici regolari
Libertà Voglio sentirmi padrone del mio tempo Creo un fondo di emergenza e pianifico un viaggio che sogno da anni

Domande di auto-riflessione

  • Se dovessi scegliere solo tre cose, cosa conta davvero per me?
  • Le mie decisioni finanziarie riflettono queste priorità?
  • Sto dedicando tempo ed energia a ciò che mi rende davvero felice?

Conclusione

Identificare le tre cose più importanti della tua vita è il primo passo verso la libertà e la serenità finanziaria.
Quando sai cosa conta davvero, diventa più facile dire di no al superfluo, pianificare le tue risorse e costruire una vita che rifletta i tuoi valori più profondi.

Quando parliamo di soldi, tutti abbiamo paure. Alcune sono razionali, altre meno.
Il problema non è averle, ma ignorarle: perché una paura non riconosciuta guida le nostre scelte più di quanto pensiamo.

In questo capitolo vediamo perché capire le tue paure finanziarie è fondamentale per costruire un piano davvero sostenibile e sereno.

Perché le paure contano più dei numeri

  • Fanno prendere decisioni impulsive: vendere quando i mercati scendono, non investire per paura di perdere.
  • Fanno rimandare: piani di risparmio, assicurazioni o testamenti.
  • Creano stress inutile: vivere preoccupati anche quando la situazione economica è solida.

Storie che insegnano

Francesco, 45 anni, aveva paura di investire dopo aver visto parenti perdere soldi in borsa negli anni ‘90. Ha tenuto tutti i risparmi sul conto: dopo 10 anni, l’inflazione gli ha eroso oltre il 15% del potere d’acquisto.

Elena, 38 anni, temeva di non avere abbastanza per le emergenze. Ha costruito un fondo che copre 12 mesi di spese: “Dormo meglio, anche se so che rende poco.”

Giulia, 55 anni, temeva di lasciare i figli senza protezione. Ha stipulato una polizza vita e ha scritto un testamento. “Ho fatto pace con questa paura: ora so che ho fatto il possibile.”

Dati che fanno riflettere

Paure finanziarie più diffuse tra gli italiani (2023) %
Perdere il lavoro o la fonte di reddito 54%
Non avere abbastanza per la pensione 47%
Spese sanitarie impreviste 43%
Perdere i risparmi con investimenti sbagliati 36%
Non riuscire a mantenere il tenore di vita 29%

Fonte: Censis, Rapporto annuale

Come riconoscere (e affrontare) le tue paure

  1. Scrivile su carta, senza giudicarle.
  2. Chiediti: è una paura reale o solo percepita?
  3. Verifica i dati: quanto è probabile? Quali strumenti esistono?
  4. Trasforma la paura in obiettivo concreto (es: costruire fondo di emergenza).

Domande per chi legge

  • Qual è la paura più forte che ho riguardo ai soldi?
  • È una paura che mi blocca o che mi motiva?
  • Ho già fatto qualcosa per affrontarla?
  • Chi potrebbe aiutarmi a trovare soluzioni concrete (consulente, famiglia, esperti)?

Conclusione

Le paure non si eliminano del tutto, ma si possono trasformare in forza: diventano il motore per costruire una protezione solida e scelte più consapevoli.
Come dice un proverbio zen:

“La paura è un guardiano sulla soglia: serve a ricordarci cosa è davvero importante.”

Potrà sembrare strano, ma il tuo livello d’istruzione ha un grande peso nella pianificazione finanziaria.
Non è solo una questione di titoli di studio, ma riguarda il potenziale di guadagno, la comprensione di strumenti finanziari complessi e perfino la sicurezza economica futura.

Perché conta così tanto

  • Reddito medio più alto: più istruzione spesso significa stipendi più elevati.
  • Maggiore comprensione: chi ha studiato o si aggiorna capisce meglio rischi, prodotti e strategie.
  • Pianificazione per i figli: se l’istruzione è stata importante per te, lo sarà anche per loro.
  • Formazione continua: investire su sé stessi può aumentare opportunità professionali e guadagni.

Storie che raccontano

Gianni, 33 anni, diplomato, ha seguito corsi online di marketing digitale. Ora guadagna il doppio rispetto a cinque anni fa.

Luisa, 45 anni, laureata, investe regolarmente in master e aggiornamenti. “È il mio modo per restare competitiva sul lavoro.”

Davide e Chiara, genitori, hanno aperto un piano di risparmio per l’università dei figli: “Non vogliamo che rinuncino a studiare per motivi economici.”

Numeri che parlano chiaro

| Livello d’istruzione | Reddito medio annuo lordo | Fonte: ISTAT 2023 |

Laurea — € 34.200
Diploma superiore — € 27.500
| Licenza media — € 22.000

Come trasformare l’istruzione in strategia

Se hai… Puoi…
Livello medio Investire nella formazione per crescere
Laurea Valutare strumenti finanziari più avanzati
Figli Pianificare per garantire loro studi superiori
Voglia di cambiare Costruire un fondo dedicato a master o corsi

Domande per chi legge

  • Ho investito abbastanza nella mia formazione?
  • Se perdo il lavoro, le mie competenze mi rendono “ricollocabile”?
  • Sto pianificando per dare ai miei figli le stesse (o migliori) opportunità?
  • Quale corso, master o skill potrei imparare per crescere ancora?

Conclusione

Investire nella formazione, propria o dei figli, non è mai una spesa: è il più potente investimento a lungo termine.
Come dice un proverbio cinese:

“Se vuoi un raccolto a un anno, semina grano. Se vuoi un raccolto a dieci anni, pianta alberi. Se vuoi un raccolto per tutta la vita, educa le persone.”

Introduzione narrativa

Quando era piccolo, Luca vedeva i suoi genitori litigare per i soldi.
Ogni bolletta era motivo di tensione, e da adulto si è trovato a vivere il denaro con ansia, come se non fosse mai abbastanza.

La sua amica Chiara, invece, ha sempre considerato il denaro come un mezzo per costruire libertà.
Non lo teme, non lo idolatra: lo pianifica.

Ognuno di noi ha un rapporto emotivo e razionale con il denaro, spesso plasmato da esperienze familiari, culturali e personali.
Capire come ci relazioniamo ai soldi è il primo passo per gestirli invece di subirli.

Perché è importante conoscere il proprio rapporto con il denaro

Il denaro non è solo numeri e conti correnti: è emozione e comportamento.
Il nostro rapporto con i soldi condiziona:

  • Le scelte quotidiane: risparmio, spesa, investimenti.
  • La serenità: chi teme il denaro vive nell’ansia, chi lo ignora rischia problemi.
  • Le relazioni: coppie e famiglie si rafforzano o si incrinano anche sulla base della gestione finanziaria.

Riconoscere il proprio atteggiamento – timoroso, compulsivo, equilibrato o disinteressato – permette di cambiare abitudini e di avvicinarsi alla serenità finanziaria.

Storie che fanno riflettere

  1. Paolo, il risparmiatore estremo
    Viveva con la paura di spendere.
    Ha accumulato molto, ma ha rinunciato a viaggi, passioni e momenti importanti.
    Un giorno ha capito che il denaro serve per vivere, non per essere adorato.
  2. Serena, la spenditrice istintiva
    Ogni volta che era stressata, faceva shopping online.
    Le rate e i debiti della carta di credito hanno iniziato a pesare.
    Solo tracciando le spese e creando un budget ha ritrovato controllo e serenità.

Riflessione guidata

Prova a definire il tuo rapporto con il denaro rispondendo a queste domande:

Comportamento Mi riconosco? Effetti sulla mia vita
Risparmiatore eccessivo Sì/No Mi privo di esperienze, vivo nell’ansia di spendere
Spendaccione impulsivo Sì/No Rischio di debiti e stress finanziario
Equilibrato e pianificatore Sì/No Serenità, crescita graduale del patrimonio
Disinteressato/evitante Sì/No Perdo opportunità, rischio sorprese spiacevoli

Domande di auto-riflessione

  • Quando penso al denaro, provo ansia, serenità o indifferenza?
  • Il mio comportamento verso i soldi riflette i miei valori?
  • Sono io a gestire il denaro, o è lui a condizionare la mia vita?

Conclusione

Conoscere il proprio rapporto con il denaro è come guardarsi allo specchio:
solo prendendo coscienza dei nostri schemi possiamo cambiare abitudini e trasformare il denaro da fonte di stress a strumento di libertà.

Questa auto-analisi è fondamentale per capire quali strumenti siano più adatti alla tua pianificazione finanziaria. È essenziale per evitare di cadere nella frase “vorrei guadagnare, ma senza rischi”. I rischi variano da persona a persona e devono essere definiti ed identificati. Ogni strumento, così come l’inerzia nel non fare nulla, comporta un rischio; è quindi opportuno identificare da quali rischi vogliamo tutelarci.

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